Autore: Dols

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Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

Una storia nella Storia sui temi di identità e identificazione in Doppio sguardo, nuovo romanzo di Claudia Cautillo. Tante le prospettive e diversi i piani di lettura in “Doppio Sguardo” (Le Trame di Circe Edizioni), nuovo romanzo di Claudia Cautillo –  già finalista al Premio Calvino, al Premio Giallolatino/Giallo Mondadori e vincitrice dello Scriba di Carlo Lucarelli  –  consegnati dall’autrice nella doppia dimensione di storia personale e storia collettiva che scorrono paralleli nella mente di Rebecca – magistrato e scrittrice di mezza età in corsa verso un premio letterario per il suo romanzo autobiografico – durante il viaggio con la nipote Margherita…

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di Adriana Moltedo Tratto da un’incredibile storia vera di un secolo fa Cattiverie a domicilio: lo sboccatissimo e irriverente film inglese  diretto da Thea Sharrock, con Olivia Colman e Jessie Buckley, sceneggiato da Johnny Sweet,  racconta di come le abitanti del piccolo paesino di Littlehampton, sulla costa meridionale dell’Inghilterra, si ritrovino da un giorno all’altro a ricevere lettere scandalose e oscene.  In breve tempo si diffonde nella comunità la voce secondo cui dietro la misteriosa identità del mittente possa celarsi l’intraprendente e single Rose Gooding (Jessie Buckley) turbolenta immigrata irlandese. La vicina di casa della donna, Edith Swan (Olivia Colman), donna conservatrice con un’educazione rigidissima…

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di Francesca Palumbo Il tema è quello della rivincita, di una qualche forma di risarcimento (per quanto indubbiamente violento) rispetto a una certa aristocrazia, a quei ricchi senza merito, possibilmente fatui, annoiati, e persino privi di un qualche pur minimo talento. Sto parlando della intrigantissima serie di Ripley, perfino più bella del libro da cui è tratta, sia per l’estetica, che per l’uso del B/N, che per la valorizzazione sapiente, da parte americana, del patrimonio artistico italiano. Super super bravo Andrew Scott (attore protagonista, che va ricordato anche per una delle più coinvolgenti interpretazioni teatrali dell’Amleto,-cercate il suo To be…

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di Adriana Moltedo Torna sul grande schermo in piena forma a soli 80 anni la grandiosa  Catherine Deneuve, nel ruolo brillante e irresistibile della moglie di Jacques Chirac, Bernadette Chirac, in La Moglie del Presidente, il film diretto da Léa Domenach, commedia irriverente e anticonformista. Ancora bella e sensuale ma anche misteriosa, quasi enigmatica, a Roma è apparsa al braccio di Nanni Moretti anche lui un giovanotto di soli 70 anni, complici davanti al cinema Sacher. Lei parla italiano fluente con un tocco francese et Voilà. Inizialmente, quando suo marito vince le elezioni presidenziali del 1995, Bernadette, la tortue, la tartaruga, il…

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Organizzazione aziendale e futuro del lavoro: conseguenze sulla salute a causa di dinamiche nocive in azienda per l’81% delle persone È quanto emerge dalla nuova ricerca di Asterys, che indaga lo stato del benessere in azienda e il rapporto tra modelli organizzativi esistenti e nuove esigenze delle persone alla luce dei cambiamenti profondi che ha vissuto la nostra società. Alcune dinamiche che ricorrono nelle aziende risultano nocive in quanto causano squilibri e danni alla salute dei dipendenti (tra cui nervosismo e stato di stress prolungati), oltre che produrre infelicità, inefficienza e calo delle performance. L’indagine di Asterys suggerisce la necessità…

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di Adriana Moltedo Another End, un’innovativa tecnologia che, per alleviare il dolore della perdita, permette di trapiantare brevemente in una persona viva i ricordi, i pensieri e la personalità di un morto. Un melò fantascientifico con la regia e sceneggiatura del giovane italiano Piero Messina, 42 anni, al suo secondo film, che ha lavorato insieme a Sebastiano Melloni, Valentina Gaddi e Giacomo Bendotti. La direzione della fotografia è a cura di Fabrizio La Palombara e il montaggio è di Paola Freddi. Un cast internazionale: il bel messicano Gael Garcìa Bernal interpreta il vedovo Sal, la norvegese Renate Reinsve è la moglie Zoe, l’argentina Bérénice Bejo è la sorella Ebe, infine appare la britannica Olivia…

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L’iniziativa è rivolta a coloro che operano in ambito psicosociale ed educativo e a tutti quanti intendano vivere un’esperienza di gruppo orientata all’esplorazione di sé e alla liberazione di energie nuove nella relazione interpersonale. A dettare le decisioni spesso sono emozioni ignote, nascoste in qualche recesso del nostro cuore, che si rivelano soltanto a cambiamento avvenuto. Il rapporto fra sé e sé è davvero una terra in gran parte ancora da esplorare. Una giornata esplorativa in cui si alterneranno laboratori di psicodramma, metamedicina e bioenergetica, sotto la guida di Vincenza Pezzuto, counselor, psicodrammatista e ipnologa, Teresa Russa, pedagogista,counselor e consulente…

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Patrizia Vicinelli, la poetessa tormentata di Marisa Ayroldi Mi è capitato, giorni fa, di vedere il biopic agiografico sulla poetessa Alda Merini Folle d’Amore: diretto da Roberto Faenza e liberamente ispirato al romanzo di Vincenza Alfano, Perché ti ho perduto. Folle d’Amore aderisce, a mio parere, al prototipo di biografia di artisti maledetti che i registi girano volentieri perché accolti favorevolmente dal pubblico, sopratutto nel caso di Alda Merini diventata ormai un fenomeno mediatico. Ma non voglio parlare del film bensì del fatto che quella sigaretta sempre tra le dita, il fumo rarefatto mi hanno fatto venire in mente la storia di un’altra…

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