di Simone Togneri precedente Mia posa la cornetta sul mobile e lascia che suo padre parli alla statuina di Padre Pio che avevano comprato durante una gita a San Giovanni Rotondo, quando ancora erano una famiglia. Si allontana, prende il coltello dalla sua cameretta, va in bagno. Suo padre dice che vorrebbe riabbracciarla, tanto. E’ un monologo il suo, ormai. Mia accosta la punta fredda del coltello alla base del collo. Spinge appena. Il dolore è sottile, il calore del sangue che esce è un piacere intenso che la fa gemere appena. L’uomo, dall’altra parte dell’apparecchio, forse la sente e…
Autore: Dols
di Marco Proietti Mancini Cara umanità, sono Babbo Natale e vi scrivo io, quest’anno. Per me è più facile, me ne rendo conto, a me basta scrivere una lettera sola che arrivi a tutti, poi chiedo ospitalità qui e lì e le mie parole vi raggiugeranno ovunque voi siate, qualsiasi lingua parliate, mal che vada c’è sempre il traduttore di quel coso lì, come si chiama, google. Perchè vi scrivo? Perchè nonostante tutto vi voglio bene, e allora non mi va che rimaniate delusi o che pensiate che il vostro vecchio Babbo Natale vi abbia dimenticato, o peggio che gli…
di Simone Togneri precedente La telefonata arriva di pomeriggio. Mia è sola in casa, sua madre è uscita per comprarsi da bere. Quella telefonata. La seconda dopo anni di silenzio. Quella telefonata che, come le prima, non sarebbe mai dovuta arrivare. Mia non risponde mai al telefono, ché tanto non è mai per lei. Lascia che sia sua madre a rispondere con la voce impastata dall’alcol. Di solito è la nonna, che le chiede come sta. Telefonare è l’unica cosa che si concede. E comunque, di Mia non chiede mai. E’ come se non esistesse. Mia non ricorda quando è…
di Roberta Dho … premiate dal GammaDonna /10 e Lode 2012 Sono imprenditrici agricole con una solida esperienza alle spalle, in buona parte eredi di una tradizione familiare nei settori della produzione vinicola, risicola, ortofrutticola, le protagoniste del 5° Premio Nazionale Gamma Donna/10 e Lode. Il riconoscimento per loro: una spilla raffigurante l’ape operosa, forgiata a mano da artigiano orafo, simbolo del progetto Gamma Donna fin dall’inizio, e una serata speciale per l’assegnazione del riconoscimento venerdì 14 dicembre ad Alba presso il prestigioso Centro ricerche della Ferrero. Si è conclusa, così, la selezione avviata dal Premio di imprenditrici eccellenti “espressione della…
di Simone Togneri precedente L’uomo la tocca prima con delicatezza. Poi chiude le dita sul seno destro di Mia e stringe. Lei geme. Non di piacere. Lo rimprovera di fare piano. Lui risponde che farà il possibile. Lui. Tutti uguali gli uomini che incontrano Mia. Tutti uguali perché disperati come lei. Una che si porta dentro la notte, non può che incontrare gente come lei. E’ matematico. Le persone “normali” non legano con lei. Come Greta. Come i suoi compagni di scuola, che nemmeno la immaginano in questo momento. Loro, le gambe sotto al tavolo a ingozzarsi di pastasciutta e…
di Loretta Junck Nonostante la temperatura rigida e un velo di neve fresca a terra, un discreto gruppo di persone si è trovato la mattina di venerdì 14 dicembre in via Altessano 130, nella periferia nord di Torino, per presenziare alla cerimonia di intitolazione di un piccolo ma grazioso giardino a Marisa Bellisario. In questo modo Torino (città in cui la top manager decise di stabilirsi e dove si spense prematuramente il 4 agosto del 1988, a soli cinquantatre anni) colma finalmente una lacuna, aggiungendosi a Milano, a Lecce e a una decina di comuni non capoluogo ( per esempio…
di Simone Togneri precedente E’ venuta via dalla casa di Greta con la certezza che non ci avrebbe messo più piede. Il giorno dopo a scuola Greta non l’ha neanche salutata. La madre, a cui Mia non è piaciuta nemmeno un po’, doveva averle messo il cervello in lavatrice. Mia si taglia, e ogni taglio è una liberazione, ogni goccia di sangue che esce è un nuovo respiro. Sotto le luci al neon, notte dopo notte, Mia incide nella carne il suo disagio, mescolando le lacrime al sangue che imbratta il lavandino candido. Alle volte basta poco per placare il…
di Sara Sesti da l’Università delle donne Quanto è importante dare una possibiltà a qualcuno che ha perso ogni speranza? E quanto lo è trovare un talento, una dote, in chi non ha mai avuto la possibilità di esprimersi? Scoprire questa felicità è l’invito del grande Ken Loach nel suo ultimo film La parte degli angeli, premio della Giuria al Festival di Cannes 2012. Ambientato nella Glasgow operaia del dopo Thatcher e del dopo Blair tra un gruppo di giovani sbandati, violenti e ignoranti che buttano via una vita senza futuro, il film ha come protagonista Robbie, un ragazzo che ha…