Ho trovato quest’articolo su da rubrica ”Dear Daddy” de l’Internazionale del 21 settembre 2012 intitolato ”La mamma e il fuco” e l’ho trovato incredibilmente vero. E’ la risposta che una donna potrebbe dare ad un uomo in mille occasioni che la vedono al centro di una querelle domestica. E quindi ve lo riporto in scansione. A voi i commenti. Caterina
Autore: Dols
di Caterina Della Torre Eva Ferrarovà, dall’Italia a Praga con amore…per le pari opportunità. Lo confesso, Eva tantissimi anni fa era la mia insegnante di russo ad Italia -Urss ( i cecoslovacchi imparavano, nel periodo ante caduta del muro di Berlino, obbligatoriamente il russo a scuola). Poi l’ho persa di vista, ma di lei ho un bel ricordo e ritrovarla in una posizione di prestigio come la sua e per di più in un settore a me così vicino mi ha riempito di gioia. Nata a Praga 59 anni fa, Eva F errarovà, ha sposato un italiano ma poi alla…
Rappresentanza e riequilibrio di genere nel rapporto di lavoro, nelle giunte degli enti locali, nelle società quotate in borsa”).Un convegno del 14 settembre. Il 14 settembre si è tenuto un convegno organizzato dall’Associazione Donne Giuriste Italia, per analizzare le ultime leggi e sentenze nel campo della rappresentanza e del riequilibrio di genere (“Rappresentanza e riequilibrio di genere nel rapporto di lavoro, nelle giunte degli enti locali, nelle società quotate in borsa”). Il convegno è stato moderato dall’avvocato Laura Cossar, presidente dell’associazione di Milano, che ha presentato delle speaker di assoluto valore, tutte donne protagoniste dell’evoluzione delle politiche di genere in…
di Caterina Della Torre Un esperimento, una community. Uno spazio per condividere e conciliare famiglia e lavoro. A Milano il primo progetto pilota. Una ragazzina, Riccarda Zezza, la diresti incontrandola ed invece ha quaranta anni, ben due figli (piccoli) ed un curriculum personale molto variegato ed importante. Ha lavorato sia in Microsoft che in Nokia che in Pirelli. Per Nokia ha anche trascorso 2 anni in Finlandia. Capelli cortissimi ed un viso da bambina, ma idee lavorative e di vita chiare. Sempre rivolte alle donne. Per migliorare la qualità della loro vita che poi è anche la sua, da donna.…
di Monica Lanfranco Le uniche voci fuori dal coro sono quelle, per ora, di Irshad Manji, autrice dell’intenso Quando abbiamo smesso di pensare? e di Maryam Namazie,attivista iraniana che da Londra è sempre la prima a denunciare,a nome di One law for all, i rischi del fondamentalismo islamico. Il resto è un coro bipartisan nel quale si condanna la satira e chi la pubblica, definendola incitamento all’odio, e poi si deplorano le violenze dei fanatici islamisti. Si chiudono le scuole, si blindano i quartieri, i toni e gli scenari sono quelli bellici ai quali siamo stati abituati leggendo libri di…
di Luciano Anelli Italiani e stranieri. L’immigrazione non dovrebbe essere un problema, visto che se ne parla da vent’ anni. Se ne è discusso a Taranto durante ”Lectori in fabula” Igiaba Scego e Alessandro Leogrande sono due cittadini italiani che hanno dialogato di immigrazione nell’ambito della manifestazione “Lector inFabula – Democrazie al bivio”, svoltasi a Conversano. Due cittadini italiani che preferirebbero non dover parlare dell’immigrazione come di un problema. Il problema c’è però, è politico e dura da più di vent’anni. Alessandro Leogrande, nato a Taranto nel 1977, è vicedirettore del mensile “Lo straniero”. Cura una rubrica settimanale sul “Corriere del Mezzogiorno” e collabora…
di Caterina Della Torre Violenza e solitudine. Se ne può riemergere. Ne parliamo con un’avvocata Maria Pia Vigilante pugliese di Peschici (FG) che risiede a Bari da circa 35 anni. Da Lecce dove ha frequentato il liceo classico si è poi iscritta alla facoltà di Giurisprudenza di Bari ed è rimasta nel capoluogo pugliese per ragioni strettamente professionali. Sposata ma divorziata, senza figli. Cosa hai fatto dopo la laurea? Dopo la laurea ho intrattenuto un rapporto laico con l’allora Dipartimento del diritto del lavoro e delle relazioni industriali, partecipando a delle ricerche, di cui una sulla contrattazione collettiva dal dopo guerra ai giorni nostri che ha…
di Caterina Della Torre Occulto, forse neanche tanto se la ministra Fornero se ne è lamentata. Sì, perchè la vignetta di Vauro era davvero oltraggiosa, ma non tutti forse l’hanno percepito, così affogati come siamo nella volgarità che ci avvolge, spesso annebbiando la vista del già miope lettore e telespettatore italiano. E la si vuole far passare per satira. Satira all’italiana forse, perchè la satira in altri paesi non è così sessista. La satira spesso esprime modalità di pensiero ormai assorbite dal comune sentire, sia maschile, perchè se ne ride, ma spesso anche femminile, perchè lo si dà per acquisito dalla morale…