Autore: Dols

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Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

“Una piazza concreta e simbolica, un luogo fertile e radicato nella città di Milano, uno stabile terreno di incontro, a cadenza mensile, dove il lavoro che cambia diventa protagonista. Qui si intrecceranno storie e soggettività di diverse generazioni per creare un tessuto effervescente da cui possano scaturire iniziative politiche nuove. Non ci interessa creare un’improbabile comunità omogenea che appiattisca le differenze, bensì far nascere relazioni che diano valore alle esperienze personali e più forza per negoziare. Vogliamo ribellarci alle iniquità e alle insensatezze di un mercato del lavoro oggi sempre più lontano dai nostri bisogni e desideri.” Agorà del Lavoro…

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di Caterina Della Torre “Quando un cineamatore riprende scene di un viaggio, di un party o di altre speciali occasioni, e specie quando sta riprendendo i propri figli, sta innanzitutto cercando di far presa sul tempo, e, in ultima analisi, sta tentando di sconfiggere la morte. L’atto del fare cinema può quindi essere considerato nel suo complesso come una esteriorizzazione del processo della memoria.”  – S. Brakhage, In difesa del cine-amatore, 1967. Non avevo conosciuto tanti filmaker fino ad oggi, mi domandavo chi fossero e come facessero a riprodurre le immagini che ti scorrono ogni giorno soto gli occhi senza rovinarne l’…

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di Daniela Accurso QUANDO L’AMICIZIA SI TRASFORMA IN LAVORO. Due donne amiche si ritrovano e adesso organizzano matrimoni. Alla grande Me è possibile che ancora non si mettano in testa di usare un’agenda? Una semplice agenda con un foglio per ogni giorno. Niente. Solo post it sparsi per tutto l’ufficio. Eppure il metodo funziona. Erica Mannucci, 41 anni e Francesca Gajo, 37 sono due architette mancate, ma due wedding planner trovate. Da dieci anni professioniste tra cantieri, polvere, restauri e case, da tre sommerse,invece, da tulle di abiti bianchi, confetti alla pera e alla ricotta, camelie e ortensie e tutte…

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di Cinzia Ficco La privatizzazione e razionalizzazione della vita eliminano la piazza. E forse anche la bellezza. Ne parla Luigi Zoja. Proteste in piazza come quella recente degli indignados in Spagna? In futuro diventeranno sempre meno frequenti. E non solo in Italia. La previsione è di Luigi Zoja, psicoanalista di fama mondiale, ex presidente dell’Associazione Internazionale di Psicologia Analitica, che ha vinto due Gradiva Award. Secondo il professore, negli anni prossimi vedremo ridursi in modo progressivo il ricorso alla piazza per manifestare il malcontento. E, come si è detto, non solo nel Belpaese, dove, oggi, chi è insoddisfatto, preferisce emigrare.…

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di Caterina Della Torre Un’iniziativa nata e organizzata il 15 ottobre 2011 a Bologna con la collaborazione di GGD Bologna, Donne Pensanti e Articolo37. Intervistiamo le organizzatrici. Come è nata questa interessante iniziativa ricca di promesse? Per capire com’è nata l’idea di #NPDonne bisogna prima fare un passo indietro e spiegare chi sono le realtà che la compongono. Girl Geek Dinners o più semplicemente GGD nascono in Inghilterra, da un’idea di Sarah Blow, una software engineer che, stanca di ritrovarsi in nettissima minoranza alle conferenze tecniche e di essere scambiata per una persona del reparto marketing o qualsiasi altra cosa tranne…

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«Quando un settore va in crisi si femminilizza, è capitato nella scuola, ora anche nell’editoria», spiega Lucia Visca, presidente della commissione Pari Opportunità della Federazione della Stampa” http://www.elle.it/Sorelle-Italia/Donne-nei-media-il-soffitto-di-cristallo-blocca-le-carriere Quindi ciò vuol dire che alle donne restano le gatte da pelare? Con poca gratificazione economica? Tu che ne pensi?

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