Autore: Dols

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Dols è sempre stato uno spazio per dialogare tra donne, ultimamente anche tra uomini e donne. Infatti da qualche anno alla voce delle collaboratrici si è unita anche quella degli omologhi maschi e ciò è servito e non rinchiudere le nostre conoscenze in un recinto chiuso. Quindi sotto la voce dols (la redazione di dols) troverete anche la mano e la voce degli uomini che collaborando con noi ci aiuterà a non essere autoreferenziali e ad aprire la nostra conoscenza di un mondo che è sempre più www, cioè women wide windows. I nomi delle collaboratrici e collaboratori non facenti parte della redazione sono evidenziati a fianco del titolo dell’articolo, così come il nome di colei e colui che ci ha inviato la segnalazione. La Redazione

Thailandia mon amour (seconda parte) . Itinerari di viaggio di Patrizia Rautiis continua da https://www.dols.it/2018/01/15/piccoli-itinerari-di-viaggio-thailandia-1/ .e poi c’è il mercato sull’acqua. È solo da vivere, perché a raccontare è difficile esprimere quella confusione assoluta, colorata, totale, priva di regole, nella quale i venditori in barca offrono e preparano cibi, ma prima di tutto ti sorridono…e ti salutano, unendo i palmi delle mani (nel gesto della preghiera); e lo fanno con tutti, poveri e ricchi, e ti sorridono anche quando vai via senza aver lasciato un soldo e se gli chiedi di fotografarli ti dicono si con un sorriso ……

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La differenza fra avere un sogno ed essere dei sognatori l’ho capita oggi mentre preparavo l’immagine dedicata al Martin Luther King Day che si celebra ogni terzo lunedì di gennaio. di Carmen Russo Per comporre la mia immagine, che userò nella pagina Facebook come invito a motivarsi e darsi degli obbiettivi (se vi sembra riduttivo usare questo simbolo di liberazione per una cosa di poco conto come trovare un obbiettivo nella vita, beh potete anche non continuare la lettura) ho riletto la storia di quest’uomo. Ma a iddu cu’ ciava diri che… scusate suonava bene in siciliano, chi conosce l’idioma,…

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Thailandia mon amour . Itinerari di viaggio di Patrizia Rautiis I mercati di Bangkok sembrano il cuore attorno a cui tutto si muove: quello notturno dei fiori, assai suggestivo; quello che si svolge lungo la ferrovia, un unico binario attivo in mezzo al quale camminiamo per un bel po’ stretti nella folla e tra due file di bancarelle che espongono le mercanzie più varie. Ad un certo punto, come se nulla fosse, si annuncia l’arrivo di un treno (dico sul serio…di un treno! ) e qui si assiste ad una scena da suk arabo: tutti tirano indietro le bancarelle…

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“Leonessa d’Italia, Brescia grande e infelice” scrive Aleardi nel 1857 nei Canti Patrii e “Brescia leonessa d’Italia beverata nel sangue nemico” la definisce vent’anni dopo il ben più noto Carducci nelle Odi barbare. di Claudia Speziali L’epiteto “leonessa d’Italia” o, più brevemente, “ la leonessa” si è fortemente radicato e viene ancora oggi comunemente usato nel parlato locale – benché in realtà lo stemma cittadino raffiguri invece un leone rampante – oltre a essere il nome di un quartiere periferico cittadino, il Villaggio Leonessa appunto, edificato nel 1926, con il nome di Villaggio Littorio, e opportunamente rinominato dopo la…

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Adriano Celentano compie 80 anni. di Daniela Tuscano Nomen omen, ma prima del 1966 alzi la mano chi conosceva il pur spumeggiante Gluck. L’amministrazione milanese, va riconosciuto, non s’è dimostrata generosa con l’autore barocco. Gli ha dedicato una via chissà come, angolare più che periferica, snobbata da un sole che pure stamane, dopo una furtiva apparizione, s’è immerso nel cielo ingombro e non ne è più uscito. La luce, qui, ha un riflesso grottesco. A quale scopo rendere più linde le ciminiere, nitida la ruggine? In via Gluck tutto è fermo; un immenso rottame inodore. Poi di musicista ne è…

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E va bene, definirlo apollineo non è originale. Semmai, tautologico. Ma abbiamo alternative? Roberto Bolle è una metempsicosi artistica, la materializzazione dei sogni di Winckelmann. Non la Grecia, ma un’idea di essa. Una bellezza pensata che taluni scambiano per freddezza. di Daniela Tuscano Ma Roberto vive, sublimando le passioni. Chi l’ha visto all’opera, anzi all’impresa, ne percepisce la fisicità possente e travagliata. C’è sofferenza dietro il genio, l’impossibilità di sentirsi normale, la severa armonia. Bolle quando tocca, quando bacia, è un fremito mediterraneo. Sa gestirsi, adesso che ha raggiunto – di slancio – il termine della carriera. Vuol essere popolare senza…

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