Autore: Ester Rizzo

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Ester Rizzo giornalista e scrittrice nata a Licata nel 1963. Socia fondatrice dell’Associazione Toponomastica femminile. Socia S.I.L (Società italiana letterate). Curatrice del volume “Le Mille: i primati delle donne” (2017) Autrice di “Camicette Bianche “ (2014) “Le ricamatrici “ (2018) “Donne disobbedienti “ ( 2019) “Il labirinto delle perdute” (2021) e “Trenta giorni e 100 lire”(2023).

Sappiamo che le donne nell’antica Grecia non potevano recitare e forse non sempre potevano assistere alle rappresentazioni. Ma da allora di acqua sotto i ponti ne è passata. In età romana potevano recitare, cantare e ballare nei “Mimi”, spettacoli senza trama che rappresentavano la vita quotidiana negli aspetti più grotteschi. Ma le donne erano mal tollerate ed Ovidio scriveva che affollavano i teatri per “vedere e farsi vedere” e imbastire tresche amorose. Ne Le satire di Giovenale leggiamo che le giovani donne andavano in estasi per mimi e danzatori e quando i teatri non avevano spettatori, s’improvvisavano attrici. Nell’Impero Romano…

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I premi sono sempre stati, per le donne, una meta difficile da raggiungere e l’esiguo numero delle premio Nobel ne è una testimonianza. La ricerca che abbiamo effettuato ce lo ha confermato: liste interminabili di nominativi maschili, pochissimi quelli femminili. Iniziamo con i premi letterari assegnati alle italiane. Paola Masino è stata, nel 1933, la prima donna ad ottenere un riconoscimento, il secondo posto, al premio Viareggio con il romanzo Periferia; Elsa Morante è stata la prima, nel 1957, a vincere il premio Strega con L’isola di Arturo; Gianna Manzini la prima, nel 1971, a vincere il premio Campiello con…

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Soltanto negli ultimi decenni alcune donne hanno sfondato il cosiddetto “soffitto di cristallo” per raggiungere posizioni apicali in seno ad aziende, organismi ed enti internazionali, sindacati e associazioni professionali. Un’accelerazione di questo progresso si è avuta proprio negli ultimi anni. In Italia, nel 1900, Argentina Bonetti Altobelli è stata la prima donna a ricoprire la carica di segretaria nazionale della Federterra, mentre nel 1912 è stata la prima donna, insieme a Carlotta Clerici, a far parte del Consiglio Superiore del Lavoro. Argentina era nata ad Imola nel 1866. Fondò insieme ad altri la Federazione nazionale dei lavoratori della terra e…

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Ripercorrendo la storia della mafia dagli anni Settanta fino al Duemila , è interessante cercare di capire il ruolo delle donne in seno all’organizzazione mafiosa. La prima regola della morale sessuale di Cosa Nostra era, in quel periodo, quella dell’assoluto divieto dell’adulterio per entrambi i sessi. Sostanzialmente però c’erano delle differenze: per l’uomo si tolleravano alcune deroghe con l’impegno di un formale rispetto per la moglie dei propri figli, per la donna, invece, il divieto era assolutamente cogente. La violazione di questa regola da parte di una donna di mafia metteva a repentaglio l’onore su cui si fondava il…

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Quando le arti sono di mano femminile spesso vengono sottovalutate, schiacciate da una sorta di cultura androcentrica che le considera marginali e quindi le discrimina. Abbiamo notizie delle prime donne pittrici da Plinio il Vecchio che ci ha tramandato il nome di alcune pittrici greche che riteniamo essere tra le prime e le più famose: Timarete, Kaliypso, Aristarete, Iaia e Olympas. Con un balzo in avanti nel tempo, nel 1940 il pittore e scultore Mimì Lazzaro così scriveva: “Una volta le fanciulle di buona famiglia che, oltre a pestare i tasti del pianoforte, temperavano i colori all’acquarello si contavano a…

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Nell’Ottocento, che le donne non potessero affrontare un percorso universitario era il pensiero comune dominante. Nicola Pende, uno scienziato che sostenne le leggi razziali fasciste, scriveva che alle donne si dovevano proibire gli studi scientifici: “sappiamo che il cervello femminile non è per natura sufficientemente preparato per le carriere delle scienze, della matematica, della filosofia, della storia, dell’ingegneria, dell’architettura”. Invece Giovanni Keplero così si esprimeva:” E’ bene che la donna faccia altre cose e non si impegni nello studio della scienza e della matematica, che le sono innaturali”. Nell’Ottocento, che le donne non potessero affrontare un percorso universitario era il…

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In tutti i secoli, e in ogni parte del pianeta, le donne hanno dovuto lottare, e purtroppo ancora oggi lottano, per ottenere il diritto all’istruzione. Basta ricordare la vicenda di Malala – vincitrice del premio Nobel per la Pace nel 2014 – e la sua coraggiosa e tenace lotta per garantire alle bambine di studiare in tutti quei territori dove il fondamentalismo ed il terrorismo islamico non permettono al genere femminile di accedere all’istruzione. Il Nobel che le è stato assegnato è un Nobel alle tante bambine del mondo povero che percorrono a piedi chilometri e chilometri per raggiungere piccole…

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“Se una donna medico fa ripugnanza, una donna notaio fa ridere, una donna avvocato spaventa”, così troviamo scritto nelle “Historie morale des femmes” di Ernest Legouvè, pubblicato nel 1849. Fortunatamente queste considerazioni oggi ci fanno sorridere ma al contempo dimostrano quanto arduo sia stato il cammino delle prime donne nelle professioni. Tra i primati italiani segnaliamo quello di Massimilla Baldo Ceolin, detta Milla,che nel 1963 è stata la prima donna ad ottenere una cattedra all’Università di Padova. Dalla fondazione, risalente al 1222, non era mai successo. Laura Bassi è la prima al mondo ad ottenere una carica universitaria e…

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