Autore: Gina Sorace

Gina Sorace nata a Bari nel 1980, si laurea a 22 anni in giurisprudenza per poi proseguire con studi classici ed ingegnieristici. Parla fluentemente 17 lingue e il suo sogno è conseguire la laurea in scienze religiose. Vive per leggere e anche un po’ il contrario. Ha scritto 4 libri

Cina, seconda metà del XVIII. Ho subito pensato a questo romanzo come ad una copia, vissuta dall’altra parte del mondo, del recente “La colonna di fuoco” di Ken Follett. In questo sfondo storico, la poetica di questa famosissima autrice cinese, disegna una storia d’amore dalla membrana ibrida, molto fantasy e futurista. Colin e Bea si amano in una cornice di albicocchi in fiore, arrugginite polveri da sparo, guerriglie religiose. La sorellastra di Colin è una strega con il dono di pontificare i cuori altrui, potere del mentalismo o della forza magica degli ideogrammi che con poco, una “yin” a volte,…

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Un giallo datato ma fresco e molto celebrale adatto a chi cerca moventi e soluzioni inaudite. Consiglio questo libro  a tutti gli amanti del giallo fine anni ’80. Autrice assolutamente superba e con poca concorrenza nel genere qui ci porta nel mondo della moda scoperchiandone segreti e robuste ipocrisie neanche tanto ignote. La scrittrice Ethel Lambston è morta. Chi l’ha uccisa e perché? Nelle prime 100 pagine l’angolazione è assolutamente lontana dalla vittima che fa la sua apparizione nel bagagliaio dell’assassino sin da subito per poi sparire. La narrazione ha il suo focus, infatti, e per una buona metà del…

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Educare spezzando le catene, il monito più bello per un docente. Ho terminato la lettura di questo interessante saggio di pedagogia. Gardner è noto per aver catalogato le 7 intelligenze tanto care agli studenti di psicologia. Il finale mi ha fatto respirare a pieni polmoni, è simile, paradossalmente, a “Memorie della casa dei morti” di Dostoevskij, non posso precisare oltremodo per non rovinarvi la sorpresa. Lo scheletro dell’opera si snoda in diverse tematiche: il discendente naturale, vincoli e simboli di apprendimento, istituzioni educative e difficoltà. I primi capitoli trattano, con richiami al romanticismo di Rousseau, amati più da me che…

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Il romanzo si appoggia al sordo silenzio e carica sulla sperimentazione olfattiva per compensare la mancanza di suoni. Vidi la storia della piccola “mutola” anni fa. La potenza del suo silenzio era la protagonista incontrastata. La causa del silenzio? Orripilante. Il romanzo si appoggia al sordo silenzio e carica sulla sperimentazione olfattiva per compensare la mancanza di suoni. Puzzo di sudore, di pesce, di olio bruciato e di defecazione di sorci. Il naso del lettore è chiamato in causa più volte, è lui l’organo della sperimentazione, del ripudio e della lotta impotente. Marianna ha 12 anni e deve sposare lo…

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Dacia Maraini fa prostituire le sue parole verso la teatralità e racconta di un incontro tra Amara e Hans a bordo di un treno. La primavera è matrigna, non la natura, allora. Quella tiepida madre che dona la speranza della rinascita ma che irradia con raggi maligni i suoi figli uomini e i suoi uomini figli. La primavera semina MORTE o peggio fissità. Questo romanzo ha altalenato (ormai è gioco libero all’alternanza tra transitivo ed intransitivo) il mio occhio lettore: una prima parte della narrazione è forzata, dimentica della spaventosa spontaneità di cui è capace, Dacia Maraini fa prostituire le…

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Giallo. Credibile. Introvabile. Favola moderna. Anedonia. Della sarda Daniela Piras Ecco, ho descritto il perimetro di questo favoloso scritto. Vanno letti i romanzi contemporanei perché ci fanno capire bene il vissuto in cui siamo immersi. È un monito verso me stessa in prima battuta, da sempre anelante verso i classici e rivolta con sprezzante supponenza ai farlocchi ovvi prodotti della letteratura uscita dopo Cassola. Invece, no. Ci sono cose da dire, cose del nostro tempo. Esse vanno conosciute, lette per essere sperimentate e poi applicate alla disamina del nostro reale. Il protagonista è Leo, un ragazzo sardo, che puzza. Da…

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 Una storia che fa gridare. Questo romanzo sarà di sicuro nella mia top ten di fine anno! Letto fino a quando non mi ha fatto male il cuore come direbbe Teresa, la sua protagonista, il libro unisce, secondo una mia sballata e inventata prospettiva che farebbe deglutire Mohr a fatica, elementi molto potenti: grammi di Moll Flanders, moli di Le sventure di Justine del marchese de Sade e quella visuale che solo gli occhi incantevoli della Maraini ci sanno prestare. Teresa Numa nasce da una madre circa quindicenne in una famiglia composta da un numero a piacere di figli, tra…

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Finalmente un romanzo fotografico sull’abbandono e sul reincontro. Per uomini. Per donne. Periodare poco pallido e molto assorto. Finalmente nessuna copula e molti predicati verbali usati con cura. Finalmente una narrazione che tiene testa al lettore e che non usa “dinoccolato” per autofornire importanza. Finalmente una straordinaria normalità raccontata con maestosa specialità. Il gioco di equilibrio dei pianeti è delicatissimo, è un filo, dice la scrittrice, autrice anche di saggi storici impegnati e maturi. Dal filo si può ben cadere. Due pianeti. Eleonora-Venere dall’asse leggero. Figlia di un magistrato, perderà una cara amica per un gioco fatale di quel…

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