Annunciati dai media, in un mix di toni drammatici e vipparoli, abbiamo appreso la venuta al mondo di due creature, nate in contemporanea solo per l’anagrafe. Lo so che una buona giornalista deve essere rapida e stare subito sulla notizia! Lo so. Ma su quella ci stanno tutte/i. Allora mi sono presa il tempo necessario per comprendere meglio se valeva la pena, senza rincorrere quanto già detto, di scrivere ancora di due nascite che, casualmente, hanno segnato in contemporanea un centro d’attenzione mediatica . Se dunque il silenzio a volte è d’oro, come a volte è meglio contare prima di…
Autore: Marta Ajò
Mi assilla il dubbio che noi donne, se ci siamo, è come se non ci fossimo. Care amiche di Dols, scrivo a fatica, ed ancora una volta, di temi che pare non trovino mai una soluzione certa e definitiva ma non affaticata abbastanza per non ribadire alcune riflessioni. Non avere debiti da pagare, in termini di consenso o di appartenenza, lascia la grande libertà di esprimersi in libertà, nel rispetto di quella altrui. Dunque perché la prendo così alla larga? Forse perché ho troppe cose da tirare fuori dal sacco, che cercherò di metterle in fila brevemente. Mi assilla il…
Qualche giorno fa hai rivelato di avere un tumore al polmone e di dover subire un lungo e complesso trattamento di chemioterapia che durerà almeno sei mesi Cara Emma, qualche giorno fa ai microfoni di Radio Radicale, hai rivelato di avere un tumore al polmone e di dover subire un lungo e complesso trattamento di chemioterapia che durerà almeno sei mesi. Nel darne l’annuncio, ti sei rivolta agli operatori dei media pregandoli di avere rispetto e discrezione della situazione e di non giocare con falsi “scoop”, illazioni, indagini su un fatto che è drammaticamente e assolutamente privato. Noi non siamo…
I bambini, una volta tolto loro il peccato originale, sono esseri puri che dovrebbero costituire il futuro del mondo. Avrebbero, uso il condizionale non a caso, il diritto ad essere aiutati a crescere nell’armonia complessiva che tale faticoso lavoro umano comporta. Una serenità derivata da certezze complessive e non solo da stereotipi familiari. Certezza vuol dire armonia degli affetti, diritto allo studio, rispetto dell’individuo fin dalla prima infanzia, dell’individualità che prescinde dall’età, il diritto ad un contesto ambientale sano dove non si debbano respirare pulviscoli dannosi o cancerogeni, cura del fisico e dell’anima. Il mondo invece è tutt’altro che rassicurante.…
Tu mi fai girar come fossi una bambola. Era il 1959 quando venne messa in commercio il primo esemplare di Barbie. Una bambola che non era più solo l’imitazione di una neonata/o e una bambina/o piccoli da cullare, accudire come fanno le mamme ma di una giovane donna. La novità e il successo di Barbie venne decretato dalle bambine che si sa, nel gioco imitano i gesti e le storie degli adulti che le circondano. Dunque oltre al rapporto madre figlia/o che era possibile con una bambola tradizionale s’introduceva la possibilità di interagire con una bambola-giovane donna imitando la vita adulta…
L’uso del ‘pene come arma’ ha permesso agli uomini di instaurare una sorta di ‘paura dello stupro’ che mette automaticamente la donna in condizione di inferiorità In questo 25 novembre 2014, ancora una volta dedicato a ricordare le violenze, ininterrotte nel tempo, che le donne subiscono in ogni parte del mondo, siamo nostro malgrado a porci domande sui motivi psicologici, nonché sociologici e politici, che fanno si che tali crimini si perpetuino. Un elenco terribile: stupri, percosse, sfregi, induzione alla prostituzione, schiavitù, prigionie, lapidazioni, fustigazioni, punizioni di ogni sorta fino agli omicidi. Essi vengono perpetrati in tempo guerra come in…
Quel preconcetto estetico Non è un periodo positivo per il genere femminile. Lo possiamo affermare sulla base della conta delle donne ammazzate ma anche per molto altro. Se ci eravamo illuse che il nuovo secolo potesse mettere nel dimenticatoio, oggi si dice “rottamare”, le battaglie delle donne del ‘900 (che poi è ieri) perché datate e superate da nuovi comportamenti sociali, culturali e politici, beh, ci siamo sbagliate nonostante che uno studio americano dimostri che fra le parole più invise ci sono “femminismo” e “femminista”. E’ infatti un luogo comune, un comodo luogo comune, definire “femminista” tutto ciò che si…
Reyhaneh aveva denunciato chi voleva stuprarla e che lei ha ucciso per difendersi. Aveva 26 anni, Reyhaneh e da 5 era in carcere, chiusa nel braccio della morte dal 2009, in attesa della sua esecuzione che è avvenuta ieri notte. Cosa aveva fatto questa giovane donna, di così terribile da meritare di essere impiccata come il peggiore dei malviventi? Aveva denunciato chi voleva stuprarla e che lei ha ucciso per difendersi. L’uomo che l’avrebbe attirata nel suo appartamento con la scusa di offrile un lavoro, tentando invece di abusare di lei. Forse non è solo questo che è stato tenuto…