Il nuovo libro di Lidia Menapace Dopo Lettere dal palazzo – un anno da senatrice (2007) Nel consueto stile di Menapace, partigiana, femminista, senatrice e scrittrice, che mescola riflessioni quotidiane ad analisi teoriche, il libro è una mappa di stimoli e spunti per orizzontarsi e capire i movimenti, la società e la politica italiana. Ecco un brano dal libro: “Il fatto è che non riesco a concludere il libro, ogni giorno mi viene da scrivere qualcosa, che si potrebbe aggiungere ancora, disponendolo qua e là. Si potrebbe dire che forse non sto scrivendo un libro, ma un diario. Però…
Autore: monica lanfranco
Storia delle donne, del percorso per l’ottenimento dei diritti di cittadinanza che hanno cambiato anche la vita degli uomini, mappatura delle risorse culturali e sociali costruite dai movimenti femministi; conflitto tra donne, tra donne e uomini, nel mondo del lavoro così come nelle relazioni sociali e individuali; comunicazione sessuata, nuovi media, editoria delle donne: sono questi gli ambiti nei quali mi sono mossa in questi anni come giornalista e come formatrice. Certamente nella vita privata, così come in quella professionale, un ruolo centrale l’ha giocato il lungo anno di preparazione, nel 2001, del G8 di Genova: sono stata infatti…
La questione dei peli ”superflui”non è poi così marginale Durante un seminario serissimo sul femminismo, che ho tenuto qualche tempo fa in un posto dell’Italia centrale di rara bellezza, le giovani donne presenti dibattevano con me di cose importanti, come la maternità, le tecniche di riproduzione assistita, le responsabilità individuali e collettive. Ma c’era anche tempo per argomenti più lievi (in apparenza lievi) come la cucina, il giardinaggio e i peli. Già, quelli. I cosiddetti ‘superflui’, nel caso di corpi femminili: l’aggettivo è (quasi sempre) d’obbligo. Perché se si parla di corpi maschili i peli, fatta eccezione per l’irsutismo che…
(a proposito del saggio di Luisa Muraro) “Non si può smantellare la casa del padrone con gli attrezzi del padrone” è una frase della femminista e poeta afroamericana Audre Lorde. Indica una strada, offre una suggestione che è anche traccia precisa per costruire una visione: non si dismette un sistema se lo si imita, adoperando i suoi strumenti, seppur sostenendo che è a fin di bene e che i nostri fini sono nobili e alternativi. Chiaramente lo dice, conoscendo da vicino la fascinazione erotica simbolica e concreta della violenza anche Robin Morgan, altra grande pensatrice nordamericana vivente, nel suo…
<<precedente>> Un pezzo di femminismo italiano sottovalutò questa nostra analisi e profezia: nel maggio 2001 un gruppo di allora giovani della Libreria delle donne di Milano ci invitò a spiegare cosa ci muovesse a organizzare un momento precedente e separato (non separatista) sulla globalizzazione: le ‘maggiori’ ci dissero che questioni come la globalizzazione erano fuori dall’orizzonte del ‘vero’ femminismo’ decidendo la cancellazione di quel pezzo di storia e di pratiche, che invece purtroppo si rivelarono corrette e anticipatrici. Oggi apprendo cheLuisa Muraro su Via Dogana ragiona di violenza e uso della forza sostenendo che esistono occasioni in cui la…