Il messaggino: un pensiero per sentirsi vicini o una perversione? L’”Uomo SMS” è forse la mia passione, non crea problemi, sembra sempre interessato alle mie cose, è un trionfo di dolcezza e di attenzioni; insomma chi l’ha inventato questo gentiluomo degli anni Novanta? Ti manda fiori ed emoticon, fotografie, partecipa a tutti gli attimi della giornata e non ti fa sentire da sola. La percezione di un disagio può essere solo quella di dover occupare la mente con l’elaborazione di una risposta immediata o differita nel tempo. Ma, a ben pensarci, lui ci impiega molto tempo per rispondere, che non è…
Autore: MARIA PAOLA SIMEONE
La danza è uno dei mezzi più adatti per esprimere sentimenti e desideri. Il corpo della donna araba, occultato dal velo, diventa con la danza, un elemento di comunicazione e di sedizione attraverso la tradizione millenari . La danza orientale è tradizionalmente praticata dalle donne, esprime interamente la femminilità, la vitalità e la sensualità con il perfetto movimento armonico del corpo in tutte le dimensioni spaziali. A dispetto del pregiudizio sulla donna araba che mortifica il corpo, contro un modello occidentale di esibizione,la danza del ventre è la risposta del corpo nella sua forza espressiva con la sinuosità del ritmo,…
Cosa è in fondo,” il recupero”? Esiste davvero la possibilità di recuperare una tappa di assenza, come quella della relazione madre-figlio carente di affetto per poi ridare fiducia alla vita di un uomo adulto? Sono seduti vicini senza parlarsi, madre anziana e figlio adulto, si guardano, annuiscono, mugugnano tra loro, qualcosa poi si dicono con la testa che va su e giù per significare : “va bene così”. Osservo, meravigliata il loro connubio. Il figlio che torna dalla madre in tarda età è pronto a riprendersi qualcosa che gli è sfuggito, quello che non può ricordare perchè non gli è mai…
RACCONTAMI del tuo Incontro, della tua Storia d’amore intitolato con il nome della città che lo ha favorito Prefazione “I luoghi hanno un’anima. Il nostro compito è di scoprirla. Esattamente come accade per la persona umana.” (James Hillman – L’Anima dei luoghi) Se il mio primo libro ha voluto raccontare dell’intimità e del mondo perfetto da creare nelle relazioni per raggiungere una misconosciuta felicità, mi sento in obbligo di completare la mia trattazione sull’amore riportando una serie di incontri con storie di vita reali o immaginate. Sarete proprio voi a scrivere il testo di questo libro raccontandomi la vostra storia…
Desidero dunque, esisto! Amore, quando il bisogno si trasforma in desiderio e può dar vita ad una relazione di scambio reciproco. Amare, vuol dire cercare inconsciamente quel che ci è mancato e ritrovare, spesso, quello che abbiamo già conosciuto. Lo sguardo di un attimo che si trasforma in un pensiero ricorrente,e poi la conferma di un nuovo incontro sempre più vicino, una mano che ci sfiora per sbaglio e ci fa sentire vivi. Un odore invadente, perchè nuovo, quasi sgradevole per la sua pervasione di senso, poi il ricordo, la ricerca di quella strana sensazione di sentirlo nelle tue narici…quasi…
Parlare di sessualità ai ragazzi, è al giorno d’oggi, una scommessa per sostenere una reale vita di relazione basata sul contatto,ove il sesso rappresenta la parte finale. Senza neanche conoscere le regole della vita, i ragazzi si sporgono oltre il limite della loro sicurezza nel mondo della comunicazione tra pari, ed acquisiscono, nelle prove di sperimentazione di se stessi, la forza e la consapevolezza di quello che sono capaci di fare, costruendo così le basi per crescere secondo le proprie attitudini. In quale contesto arrivano i ragazzi al primo contatto, se non sperimentando modelli già conosciuti? Infatti, la prima proposta…
Siamo ancora figli, fuori dal nucleo delle certezze, ci sentiamo appartenenti a qualcuno sempre , o dobbiamo sperimentare la solitudine per crescere? Come ci avviciniamo alla certezza della nostra vita, se non con la certezza della madre? Siamo figli e, crediamo in noi con la forza che ci genera dagli affetti ricevuti e dalla presenza delle persone che ci confermano e valorizzano la nostra esistenza. Eppure, il Padre non appare, come forza interiore, sembra ridotto ad un simbolo, espropriato della tenerezza e semplicemente utile alla nostra sopravvivenza. Un discorso confuso e arcaico, con tracce di maschilismo, anzi meglio dire anche…
Il rapporto con il cibo è sinonimo di accettazione e di cura del proprio corpo; in fondo siamo quello che mangiamo e chi ci nutre definisce un po’ quello che è dentro di noi. Senza fretta, oggi sento il desiderio di cucinare. Questo mi deriva da un piacere di rimescolare , assaggiare, condire, manipolare e infine nutrire. Già, il desiderio di nutrire è innato e procura la condizione di creare un gusto in chi deve comunque mangiare. Se mi preparano le lenticchie, io so già come la mia giornata dovrà andare, forse con poche difficoltà, ma neanche tanto brillantemente.…