Autore: Rita Cugola

Milanese del ‘59 è giornalista professionista da molti anni. Nel periodo universitario si è dedicata alle recensioni musicali e cinematografiche su istanza di Amica, Cosmopolitan, NoiDonne, Il Borghese). In seguito si è però specializzata in questioni di politica estera e problematiche sociali internazionali (con peculiare attenzione all’universo femminile islamico e al fenomeno discriminatorio globale), scrivendo per svariate testate nazionali, tra cui Panorama.it, La Padania, La Stampa e Il Fatto Quotidiano. Già autrice e conduttrice di programmi giornalistici di approfondimento in emittenti private e tv locali ha deciso di creare un blog su tematiche di geopolitica internazionale (LOOK BEYOND, ritacugola.wordpress.com). Appassionata di egittologia, sufismo e filosofia ha lavorato a lungo con (Sp)Hera, mensile di storia, archeologia ed ermetismo. Per un triennio è stata condirettore di Alganews (magazine online fondato da Lucio Giordano). Attualmente scrive per Dol’s Magazine e il mensile Storica (gruppo RBA). Grazie alla conoscenza di quattro lingue (oltre all’Arabo che sta studiando nel tempo libero) collabora attivamente con la Libreria Islamica/Edizioni Al Hikma, traducendo testi ancora inediti di carattere filosofico/religioso.

“Norme per la tutela della maternità e sull’interruzione volontaria di gravidanza”.Nessuno avrebbe potuto prevedere che tale sacrosanto diritto – riconosciuto nel lontano 1978,dopo anni di lotte femministe di rivendicazione – sarebbe stato contrastato, a 46 anni di distanza,da un esecutivo con impulsi nostalgici di mussoliniana memoria, abilmente contraffatti ma maiinteramente sopiti.A dispetto dei reiterati proclami istituzionali sul valore delle libertà individuali, la scelta di nonavere figli continua infatti a essere fortemente stigmatizzata, a prescindere dalla motivazioni da cuideriva.Complice il dicastero per le Pari Opportunità e la Famiglia (sic!), la tanto decantata “applicazioneintegrale” della suddetta normativa, meglio nota in termini di…

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di Rita Cugola I primi comitati femminili sorsero, negli Usa di metà Ottocento, sulla scia della militanza non violenta contro lo sfruttamento degli africani esercitato dai ricchi latifondisti locali. Come gli schiavi, le donne si ritrovavano infatti prive di diritti, condannate all’invisibilità sociale e politica: i valori di uguaglianza e libertà evocati dalla Costituzione erano chiaramente stati traditi. Invitato a Waterloo dall’amica comune Jane Clothier Hunt, un gruppo di signore bianche del ceto medio, ovvero Lucretia Mott, sua sorella Martha Coffin Wright, Mary Ann McClintock (fondatrice, insieme al marito Thomas, dell’organizzazione antischiavista Western New York Anti-Slavery Society) ed Elizabeth Cady Stanton (moglie…

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di Rita A. Cugola Questa non sarà un’elegia. Del resto, suppongo che la destinataria non l’avrebbe neppure apprezzata. O magari – rifuggendo i convenevoli di circostanza e tendendo ostinatamente a evitare ogni sorta di formalità conformista – si sarebbe limitata a fornirne un’interpretazione in chiave politica, al pari di qualsiasi altra circostanza tipica della commedia umana. Già: perché come ha ribadito la speaker radiofonica Chiara Valerio – declinando ostinatamente al presente le sfumature insite nel loro storico rapporto di amicizia – per Michela Murgia (scomparsa lo scorso 10 agosto, a causa di un carcinoma renale al quarto stadio) “la cucina…

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Il limite della tolleranza è ormai stato ampiamente varcato. Per anni le donne hanno silenziosamente subito ogni tipo di sopruso, fisico e psicologico. Indifese, sottomesse all’autorità maschile, vittime della legge patriarcale vigente ovunque, relegate al ruolo di fattrici e domestiche. Se venivano picchiate, nessuno se ne accorgeva. Gli atti di violenza sessuale non erano quasi mai perseguiti penalmente, in quanto sulla base del famigerato codice Rocco, questi potevano essere inquadrati “solo” nell’ambito dei delitti “contro la morale pubblica e il buoncostume“. Del resto, si sono resi necessari vent’anni di accesi dibattiti in aula affinché il parlamento italiano approdasse alla legge…

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La violenza di genere è costantente oggetto di riflessione e dibattito. Senza dubbio è semplice ed eticamente appagante disquisire dei soprusi (estesi a maltrattamenti domestici, aggressioni e persecuzioni sociali) sistematicamente perpetrati a danno esclusivo dell’altra metà del cielo. Le varie, impercettibili sfumature di questo lato oscuro e intenzionalmente sottovalutato della realtà corcostante si stanno purtroppo palesando nella loro assurda complessità. Abusi sessuali, fisici e psicologici, assurti repentinamente a oggetto di sterili dissertazioni a opera di chi si affida all’impatto mediatico della demagogia per simulare una vaga opera di sensibilizzazione collettiva. Mi riferisco a coloro che – per un motivo o…

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Autorevolezza conquistata da alcune donne cui era stato riconosciuto il ruolo ufficiale di profetesse come la monaca di Dresda. Profezia e credibilità spesso viaggiano parallelamente, senza mai trovare quindi un punto di incontro. Talvolta inducono invece inducono a profonde riflessioni sul significato racchiuso nei messaggi divulgati dai sedicenti messaggeri di Dio. Personaggi elusivi e controversi, spesso avvolti dal mistero. Possedere il “dono della profezia” significa sostanzialmente beneficiare della capacità di lacerare la cortina metaforica dell’ignoto che idealmente separa la dimensione spazio-temporale (terrena) da quella assoluta (ultraterrena). Si tratta di precipitare verso un ipotetico “punto centrale” in cui presente e futuro…

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Ha sfidato le convenzioni confidando eclusivamente nelle proprie capacità. Il risultato è che a 43 anni, l’iraniana Fatemeh Daneshwar  (un marito e quattro figli) è attualmente annoverata tra gli imprenditori  più apprezzati dell’Iran. “Dopo la laurea in economia aziendale ho scelto di dedicarmi alla libera professione nell”industria mineraria (a esclusiva egemonia maschile, n.d.r.) Ammetto che gli esordi sono stati piuttosto difficili. lavoravo molto con i paesi esteri, esportando e importando materiali. Armata di un’unica certezza: l’interesse suscitato  dalla mia condizione di unica donna del settore mi avrebbe avvantaggiata. In fondo non ho mai creduto che l’appartenenza al genere…

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Nel contesto islamico indonesiano a le unioni precoci sono, purtroppo, tutt’altro che infrequenti, tanto da coinvolgere (in base alle stime dell’Unicef) almeno una ragazzina su quattro. Aberrante retaggio del passato che le centinaia di esperte in scienze coraniche confluite a Cirebon, sull’isola di Giava, da ogni angolo del paese hanno inteso bandire con un’inedita fatwa (verdetto religioso) di condanna emanata a conclusione del recente Kongress Ulama Perempuan Indonesia. Tre giorni di pacato confronto scanditi da incessanti dibattiti su discriminazione sociale, violenza di genere, sfruttamento infantile. “Li abbiamo indetti perchè riteniamo sia tempo di ammettere la nostra esistenza. Il contributo…

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