Autore: Rita Cugola

Milanese del ‘59 è giornalista professionista da molti anni. Nel periodo universitario si è dedicata alle recensioni musicali e cinematografiche su istanza di Amica, Cosmopolitan, NoiDonne, Il Borghese). In seguito si è però specializzata in questioni di politica estera e problematiche sociali internazionali (con peculiare attenzione all’universo femminile islamico e al fenomeno discriminatorio globale), scrivendo per svariate testate nazionali, tra cui Panorama.it, La Padania, La Stampa e Il Fatto Quotidiano. Già autrice e conduttrice di programmi giornalistici di approfondimento in emittenti private e tv locali ha deciso di creare un blog su tematiche di geopolitica internazionale (LOOK BEYOND, ritacugola.wordpress.com). Appassionata di egittologia, sufismo e filosofia ha lavorato a lungo con (Sp)Hera, mensile di storia, archeologia ed ermetismo. Per un triennio è stata condirettore di Alganews (magazine online fondato da Lucio Giordano). Attualmente scrive per Dol’s Magazine e il mensile Storica (gruppo RBA). Grazie alla conoscenza di quattro lingue (oltre all’Arabo che sta studiando nel tempo libero) collabora attivamente con la Libreria Islamica/Edizioni Al Hikma, traducendo testi ancora inediti di carattere filosofico/religioso.

L’avversione maschile al genere femminile sta purtroppo prendendo una consistenza inaspettata. Lentamente, si sta trasformando in odio. Una forma di odio forse troppo represso e ora improvvisamente dirompente, che mette a rischio le donne proprio in quanto tali. I media nazionali quasi quotidianamente riportano notizie di cronaca nera in cui le uniche vittime risultano esponenti del sesso femminile: si tratta in prevalenza di delitti d’impeto, azioni di vendetta consumate e vissute come tragiche conseguenze di una gelosia morbosa. Ora il quadro sociale sta cambiando e le donne stanno loro malgrado trasformandosi in bersagli mobili cui mirare senza un motivo…

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LA TRISTE REALTA’ DELLE DONNE AFGHANE Un brutto colpo per le afghane. Se soltanto il Parlamento avesse finalmente approvato la normativa voluta dall’attuale presidente Karzai che contrasta e punisce ogni tipo di violenza sulle donne, nonché i famigerati matrimoni combinati e tra minori, qualcosa infatti avrebbe potuto cambiare davvero anche per tutte loro, proiettando una fievole luce di speranza sul futuro. Invece non è andata affatto così. Il dibattito parlamentare è stato bruscamente (ma non certo inaspettatamente) interrotto dalle proteste dei conservatori, ostili a qualsiasi concessione innovativa e decisamente contrari ad ogni forma di apertura sociale. Sostenuti da svariati mullah,…

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In Arabia Saudita  le amanti delle due ruote (siano esse biciclette o moto) potranno d’ora in poi assecondare la loro passione Una piccola novità nell’oppressivo quadro esistenziale della realtà femminile in Arabia Saudita. Sicuramente un’inezia, alla luce delle enormi restrizioni a cui sono soggette le donne del Regno, ma pur sempre uno spiraglio di speranza in un clima caratterizzato dalla rigida interpretazione della Sharìa (la Legge islamica). Una fonte anonima del Comitato per la promozione della virtù e la prevenzione del vizio ha infatti reso noto che le amanti delle due ruote (siano esse biciclette o moto) potranno d’ora…

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Una donna dallo sguardo intenso, la cui identità è destinata a rimanere sconosciuta. Nulla trapela di lei. La sua storia personale è evanescente, così tristemente simile – pur nella diversità particolare – a mille altre, confusa nella nebbia che avvolge la realtà femminile saudita. Dal pesante niqab nero che ne cela i lineamenti spiccano occhi scuri, grandi e tristi, uno dei quali appare visibilmente contuso. L’immagine, simbolo della campagna anti-violenza promossa dalla King Khalid Charitable Foundation, è accompagnata da una didascalia che risulta più eloquente di qualsiasi discorso: “Certe cose non possono essere nascoste”. Nobile intento, quello della famiglia di…

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Non sono bastate le violenze fisiche e psicologiche. Non è servito uccidere. Perché in seno alla realtà femminile é davvero in corso un cambiamento di rotta. Lento, forse, ma inesorabile. Un dato di fatto inviso a molti. Alcuni uomini devono quindi aver capito che negare alle donne il diritto di vivere – privandole definitivamente della legittima possibilità di esprimere la debita uguaglianza pur nella innegabile diversità di genere – non avrebbe certo risolto gli enormi problemi che li affliggono. I femminicidi perpetrati in massa non hanno dato i frutti sperati. Lungi dal rappresentare la panacea di tutti i loro mali…

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Oggi esistono due realtà contrastanti nella nostra società: una – quella fenmminile – che rivendica  rispetto, dignità e libertà d’azione e di pensiero; l’altra – quella maschile – che  si appella al diritto di recuperare il ruolo egemone ormai perduto. Entrambe sono false. La pubblicità (spesso così ingannevole!) talvolta induce a riconoscere verità dogmatiche che in quanto tali sono ovviamente prive di fondamento. E’ chiaro che se una donna si abbiglia, si trucca, magari cammina in modo ritenuto “provocante” dalla fetta ammalata della popolazione maschile è perchè un certo tipo di subcultura ha preso il sopravvento. Il messaggio percepito diventa quello in…

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 Le donne dovrebbero essere più forti, più rudi, più di potere ed intolleranti così come lo fu la signora inglese? Riportiamo le opinioni di due collaboratrici di dols su un articolo apparso su questo magazine: di Rosa Amorevole Nei miei interventi su Dol’s tendo sempre ad apportare il mio punto di vista, ad integrazione di quanto espresso dall’autrice o dall’autore. Proprio per questa modalità consolidata, oggi mi sento fortemente in imbarazzo nel commentare l’articolo di Rita Cugola perché mi sento totalmente in dissenso con alcuni dei concetti espressi e, forse, anche sulla modalità di costruzione dell’articolo stesso. Il primo punto…

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Per parlare di politica è meglio rivolgersi a un uomo, ma per realizzare concretamente qualcosa è opportuno cercare un’interlocutrice. Questa, in sintesi, la filosofia thatcheriana. Oggi che Margaret Thatcher non c’è più l’importanza del suo operato verrà affidata ai libri di storia. Prima (e sinora unica) donna a ricoprire la carica di Premier nel governo britannico è stata spesso accusata di esercitare il mandato conferitole con eccessiva durezza e determinazione, al punto da farle guadagnare l’epiteto di Iron Lady, donna di ferro. Certamente era severa (l’ex presidente francese François Mitterrand confessava di dover ricorrere a uno psicoterapeuta ogni volta che…

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