Nel contesto islamico indonesiano a le unioni precoci sono, purtroppo, tutt’altro che infrequenti, tanto da coinvolgere (in base alle stime dell’Unicef) almeno una ragazzina su quattro. Aberrante retaggio del passato che le centinaia di esperte in scienze coraniche confluite a Cirebon, sull’isola di Giava, da ogni angolo del paese hanno inteso bandire con un’inedita fatwa (verdetto religioso) di condanna emanata a conclusione del recente Kongress Ulama Perempuan Indonesia. Tre giorni di pacato confronto scanditi da incessanti dibattiti su discriminazione sociale, violenza di genere, sfruttamento infantile. “Li abbiamo indetti perchè riteniamo sia tempo di ammettere la nostra esistenza. Il contributo…
Autore: Rita Cugola
Per sopravvivere in assenza di risorse economiche in un paese già pesantemente afflitto dalla carestia si verifica il costante incremento delle nozze combinate a danno delle minorenni (oltre 400mila le ragazzine tuttora a rischio). Il conflitto che da quasi tre anni contrappone i lealisti sponsorizzati da Ryiadh ai ribelli Houthi coadiuvati dai seguaci dell’ex presidente Ali Abdullah Saleh ha gradualmente indotto tre milioni di yemeniti a fuggire dalle proprie abitazioni per inseguire la salvezza nei vari campi profughi disseminati sul territorio, lontano dal frastuono delle armi e dalla ferocia dei belligeranti. Ma la sopravvivenza in assenza di risorse economiche non…
E’ decisamente sconcertante constatare che nonostante l’opera dissuasiva internazionalmente condotta a livello sociale, giuridico e sanitario ci sia ancora qualcuno incline a perorare la causa di quell’usanza barbara (nonché desueta) consistente nell’asportazione parziale o totale dei genitali femminili esterni e nota in termini di Female Genital Mutilations. Un dramma originariamente circoscritto a 27 paesi africani, Indonesia, Kurdistan, Iraq, Yemen che – complice il fenomeno immigratorio – sta cominciando a investire persino l’Occidente. A esserne coinvolte sono generalmente le bimbe di età inferiore ai 14 anni (più raramente le maggiorenni), rese praticamente invalide dalla crideltà dei cosiddetti fautori della tradizione, pronti…
AFGHANISTAN. E’ IL DIVORZIO LA NUOVA ARMA DELLE DONNE Se rapportato a determinati contesti patriarcali e fortemente improntati a una bieca forma di misoginia, il concetto di divorzio tende ad assumere, per l’universo femminile, una valenza duplice e, paradossalmente, contradditoria: flebile indizio evolutivo da un lato; ulteriore conferma del sessismo vigente dall’altro. E’ sufficiente attingere alla cupa realtà afghana per comprendere quanto quella che parrebbe evocare un traguardo legale possa invece tradursi in una micidiale trappola sociale. Malgrado le incessanti (e talvolta tragiche) lotte emancipatorie che dalla caduta, nel 2001, del regime oscurantista e coercitivo imposto dai Taliban hanno gradualmente trasformato…
UNA CLINICA ITINERANTE PER SCONGIURARE ABORTI CLANDESTINI Consentire alle donne, ovunque si trovino, di accedere liberamente ai servizi inerenti salute riproduttiva e pianificazione familiare: è in tale ottica che va inquadrata l’opera propagandistica e assistenziale del medico olandese Rebecca Gomperts, fondatrice, nel 1999, dell’associazione non-profit Women on Wave. Una clinica, completamente attrezzata, assemblata a bordo di una nave container (a noleggio) che dal 2001 (anno del viaggio inaugurale in Irlanda) sta cercando di sopperire alle carenze informative e sanitarie ispirate dai pregiudizi etico-giuridici tuttora vigenti in molte aree del mondo. Dopo aver attraccato (talvolta a rischio di espulsione da parte delle…
E NON E’ UN CASO – L’immoblismo ideologico (mera espressione di un esasperato retaggio patriarcale) associato alla tradizionale assenza di diritti umani e civili hanno reso il Pakistan uno dei luoghi meno idilliaci e più rischiosi al mondo L’immoblismo ideologico (mera espressione di un esasperato retaggio patriarcale) associato alla tradizionale assenza di diritti umani e civili hanno reso il Pakistan uno dei luoghi meno idilliaci e più rischiosi al mondo. Almeno per l’altra metà del cielo (tradizionalmente insidiata da unioni precoci, delitti d’onore, aggressioni con l’acido, stupri) e per gli operatori mediatici impazienti di squarciare (talvolta a costo della vita) la…
In ottemperanza al programma promosso nella seconda metà degli anni Novanta dall’allora presidente Alberto Fujimori (convinto che per arginare la povertà dilagante nel paese fosse indispensabile ridurre il tasso di natalità), almeno 350mila peruviane sarebbero state sottoposte (spesso inconsapevolmente o pena la detenzione in carcere) a sterilizzazione coatta. Con profonda indignazione degli attivisti per i diritti umani, che avevano subito individuato in quell’opinabile provvedimento una delle pagine più tristi, controverse e scandalose della storia locale. A nulla erano valse le pressioni esercitate (complici le numerose testimonianze raccolte) dalle varie organizzazioni nazionali e globali affinché l’esecutivo ricusasse il proprio operato. Occorrerà…
Quello inerente le mutilazioni genitali femminili è un dramma planetario esteso a circa 200 milioni di donne che per quanto particolarmente diffuso in alcune aree africane, asiatiche e mediorientali sta assumendo notevole rilevanza anche in paesi culturalmente estranei a retaggi ancestrali finalizzati esclusivamente al controllo della sessualità femminile, con effetti talvolta letali. Non ultimi gli Usa, dove nel corso degli ultimi vent’anni, complici gli ingenti flussi migratori, il numero delle vittime potenziali è addìrittura triplicato. In base ai dati rilevati nel 2012 dal Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta infatti, almeno 513mila ragazzine sarebbero state clandestinamente sottoposte a…