GLI SCONCERTANTI RISVOLTI DI UN PAESE IN CRESCITA Una neonata, in India, non è affatto accolta con gioia. E non solo per ragioni culturali riconducibili a un contesto profondamente patriarcale e misogino in cui l’esistenza femminile è ritenuta secondaria, ma anche per questioni meramente economiche. E’ infatti la prospettiva di doversi sobbarcare, un giorno, l’onere di una dote da corrispondere al futuro genero (pratica sopravvissuta al bando sancito nel lontano 1961) a condizionare maggiormente le scelte degli aspiranti padri (l’opinione delle madri è superflua), sempre più orientati a conoscere in anticipo il sesso del nascituro per poter rivendicare l’interruzione della gravidanza…
Autore: Rita Cugola
L’emancipazione non è affatto incompatibile con l’Islam. Ne è assolutamente convinta la 42enne Souad al-Shammary, teologa balzata improvvisamente all’onore delle cronache per aver osato sfidare l’establishment religioso saudita. Uno scontro inevitabile, alla luce della consapevolezza raggiunta al termine di un percorso interiore tormentato ed emblematico. Lei stessa, educata al salafismo (corrente sunnita che rimanda alla rigida esegesi della sharìa, o legge islamica) e al nazionalismo promulgato dal politico egiziano Sayyb Qubt (assurto a icona dell’estremismo) non aveva mai immaginato di poter giungere, un giorno, a ricusare in toto gli insegnamenti ricevuti. Del resto era cresciuta in seno a una tribù…
Donne aggredite, picchiate, stuprate, uccise o semplicemente svanite nel nulla: una vera e propria ecatombe, un eccidio ingiustificato e ingiustificabile, che riconduce alla perfidia strisciante che serpeggia nel sottosuolo della nostra civiltà. Un male che traspare dagli echi di un rancore sordo, dell’ostilità e dell’ odio vendicativo di cui cadono preda uomini psichicamente, pericolosamente fragili e solo apparentemente normali. Il furore maschile si sta diffondendo ovunque. Da nord a sud vengono ormai quasi quotidianamente registrati casi di aggressioni spesso mortali ai danni di donne “ree” di aver compiuto scelte di vita contrastanti con quelle dei rispettivi compagni. E’ un dato di fatto che…
Parità di genere, libertà di stampa, istituzione di una commissione indipendente volta a garantire il rispetto dei diritti umani: gli emendamenti costituzionali introdotti nel 2010 sembravano preannunciare una svolta progressista da parte del governo keniota. Invece hanno coinciso con l’inizio di interminabili diatribe tuttora irrisolte. A suscitare maggiori perplessità è stata l’intransigenza del Ministero della Sanità in materia di interruzione volontaria di gravidanza, consentita esclusivamente “a fronte di emergenze terapeutiche inderogabili, rischi evidenti per la salute o la vita della futura madre e qualora siano in vigore altre (non meglio indicate, n.d.r.) leggi scritte“. Indicazioni racchiuse nelle direttive professionali diramate…
Revocare le condanne inflitte agli adulti che pur avendo accettato di convolare a nozze con le rispettive vittime sono stati incriminati per abusi su minori: quello che per il governo rappresenta un intervento a tutela esclusiva delle giovani spose rischia invece di trasformarsi in un potenziale incentivo ai soprusi indiscriminato. La mozione appena varata dall’assemblea turca sancisce infatti che relativamente a rapporti fisici consenzienti (dunque estranei a “coercizioni o minacce“) culminati in sedicenti “nozze riparatrici“, le sentenze punitive emesse dai tribunali entro l’11 novembre 2016 vengano automaticamente sospese. E’ uno dei 49 punti dell’articolato disegno di legge che i parlamentari…
USA. DIRITTI CIVILI A RISCHIO: ATTIVISTE IN ALLARME DOPO LA SCONFITTA DI HILLARY E’ davvero triste dover constatare la forte incidenza del voto femminile sull’incomprensibile ascesa del conservatore Donald Trump all’apice dell’amministrazione Usa. A distanza di qualche giorno dallo sconfortante esito emerso dalle urne è inevitabile cercare di intuire le ragioni che hanno indotto il 53% delle cittadine bianche a privilegiare tacitamente un personaggio notoriamente misogino, molestatore, antiaborta, razzista, omofobo e volgare anzichè agevolare l’accesso inedito di una donna altamente qualificata allo Studio Ovale. Incapaci di ovviare ai miti imposti dalla cultura patriarcale, molte (a differenza delle afroamericane apertamente schierate…
Agguerrite, impavide, temerarie. Nessun rimpianto per aver anteposto la viscerale avversione nei confronti dello Stato Islamico alla tranquillità di una quotidianità ordinaria nel contesto iraniano originario. Del resto sono abituate a combattere: appartengono all’ala armata del Kurdistan Freedom Party (Pak), entità politica fondata nel 1991 a tutela dei diritti curdi il cui obiettivo primario resta l’istituzione di una nazione indipendente estesa a Iran, Iraq, Turchia e Siria. Un nucleo di circa 400 uomini e 200 donne (noto in termini di Kurdistan Freeedom Eagles for East Kurdistan, o Hak-R) che hanno scelto di affrontare i jihadisti stanziati nel governatorato iracheno di…
All’opera triennale di restauro del Darun Aman PaLACE (stimata in 20 milioni di dollari) parteciperà anche un nutrito gruppo di esponenti dell’altra metà del cielo La costruzione, a circa 16 chilometri da Kabul, di una nuova capitale avrebbe dovuto coincidere con l’inizio di un nuovo capitolo della storia nazionale. O almeno così riteneva re Amanullah Khan, asceso al potere nel lontano 1919 con l’intento di modernizzare l’Afghanistan e moruo in esilio nel 1960. Un sogno accarezzato a lungo e finalmente in procinto di concretizzarsi in un’iniziativa destinata a imprimere una svolta decisiva a un paese ostaggio del tradizionalismo più radicale.…