Autore: Rita Cugola

Milanese del ‘59 è giornalista professionista da molti anni. Nel periodo universitario si è dedicata alle recensioni musicali e cinematografiche su istanza di Amica, Cosmopolitan, NoiDonne, Il Borghese). In seguito si è però specializzata in questioni di politica estera e problematiche sociali internazionali (con peculiare attenzione all’universo femminile islamico e al fenomeno discriminatorio globale), scrivendo per svariate testate nazionali, tra cui Panorama.it, La Padania, La Stampa e Il Fatto Quotidiano. Già autrice e conduttrice di programmi giornalistici di approfondimento in emittenti private e tv locali ha deciso di creare un blog su tematiche di geopolitica internazionale (LOOK BEYOND, ritacugola.wordpress.com). Appassionata di egittologia, sufismo e filosofia ha lavorato a lungo con (Sp)Hera, mensile di storia, archeologia ed ermetismo. Per un triennio è stata condirettore di Alganews (magazine online fondato da Lucio Giordano). Attualmente scrive per Dol’s Magazine e il mensile Storica (gruppo RBA). Grazie alla conoscenza di quattro lingue (oltre all’Arabo che sta studiando nel tempo libero) collabora attivamente con la Libreria Islamica/Edizioni Al Hikma, traducendo testi ancora inediti di carattere filosofico/religioso.

AFGHANSTAN. PENE ALTERNATIVE AL CARCERE: L’INCUBO DELLE CONDANNATE Con la caduta del regime marcatamente misogino e totalistarista dei Taliban (avvenuta nel 2001) e il concomitante insediamento del filoccidentale Hamid Karzai alla massima carica dello stato, la comunità globale aveva ingenumente confidato nel ripristino dei fondamentali diritti civili. Invece né l’ex presidente né l’attuale leader Ashraf Ghani (in carica dal 2014) sono riusciti a scongiurare le discriminazioni di genere nel martoriato Afghanistan. Penalizzata dalla società e dalle istituzioni, l’altra metà del cielo continua a rimanere nel mirino della magistratura. I pretesti del resto non mancano. Ai procedimenti per omicidio o spaccio…

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USA. LA MISOGINIA DI TRUMP E’ UN OLTRAGGIO ALLA DIGNITA’ NAZIONALE Probabilmente il delirio narcisistico che lo affligge non gli consente di valutare le conseguenze delle proprie affermazioni. Immerso in un microsmo ideale sopeso tra terra e cielo ha completamente perso ogni contatto con il reale. Diversamente non avrebbe esortato i malati terminali a lottare contro la morte almeno fino a elezione avvenuta. Forse insomma – a dispetto dei sondaggi che lo attestano in continua discesa nei sondaggi popolari, si ritiene davvero predestinato alla guida degli Usa. Un problema non indifferente per il Grand Old Party, che lo scorso luglio,…

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L’impulso emancipatorio è letale. Almeno in Pakistan, dove annualmente ancora troppe donne vengono uccise per aver anelato a una maggior libertà. Una punizione estrema ispirata da scelte o atteggiamenti ritenuti lesivi della dignità familiare. I dati forniti dalle associazioni umanitarie locali sono davvero impressionanti: 869 esecuzioni nel 2013, 1005 nei dodici mesi successivi, 1096 nel 2015 e 297 soltanto da gennaio dell’anno in corso. Indici di un fenomeno in costante crescita che le autorità preposte non sembrano inclini ad arginare. Ai parenti delle vittime continua infatti a essere concessa la facoltà di perdonare l’assassino, sottraendolo così alla generica incriminazione per…

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Nel 2008 gli statunitensi non erano ancora pronti ad accarezzare l’ipotesi di una presenza femminile, per quanto qualificata, alla Casa Bianca. Ma Hillary Clinton però non si è arresa. Si sentiva pronta a sfatare i pregiudzi sessisti già nel 2008, ma la netta vittoria conseguito dal compagno di partito Barack Obama (allora in corsa per il mandato presidenziale d’esordio) l’aveva costretta ad abbandonare l’impresa, malgrado fosse riuscita a convogliare un numero inedito di consensi popolari (18 milioni). Forse gli statunitensi non erano ancora pronti ad accarezzare l’ipotesi di una presenza femminile, per quanto qualificata, alla Casa Bianca. Hillary Clinton però…

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L’aspetto più eclatante della prestigiosa competizione USA in atto è la persistente incapacità, da parte della collettività globale, di assimilare la diversità di genere nel contesto politico. Specialmente alla luce di un’inedita nomination femminile al vertice degli Stati Uniti, che sfatando il controverso mito (avvalorato da 227 lunghi anni di storia) della virilità quale prerequisito alla leadership nazionale ha letteramente polverizzato le granitiche certezze ereditate dalla tradizione. Eppure la reale valenza di una simile svolta non sembra essere stata percepita a dovere: né dall’elettorato, né tantomeno dagli organi mediatici e relativi esperti del settore. La conferma si evince dai consensi…

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Per quanto formalmente illegali dal 1963, i matrimoni precoci continuano a essere largamente tollerati in Nepal. Le rilevazioni effettuate dall’Unicef (Children’s Rights & Emergency Relief Organization) nel 2011 avevano contribuito a delineare un quadro alquanto indicativo: il 37% delle ragazze era costretto a convolare a nozze prima di aver raggiunto la maggior età, a fronte di un 10% con meno di 15 anni. Dati che avrebbero dovuto focalizzare l’attenzione globale e indurre alla riflessione. Invece da allora nulla è davvero cambiato, tanto che nel loro ultimo rapporto (Our Time to Sing and Play) gli osservatori di Human Rights Watch hanno…

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La sconfitta della sterilità si è trasformata in un business lucroso Il desiderio di maternità esula dai limiti anagrafici imposti dalle leggi naturali: la conferma giunge dal numero, in costante crescita ovunque, delle pueprere ultracinquantenni. Tuttavia in India – dove l’infertilità è fortemente stigmatizzata sul piano sociale – il fenomeno sta davvero assumendo proporzioni allarmanti. Sempre più coppie infatti decidono di ricorrere all’ausilio di apposite strutture sanitarie nella speranza di poter procreare e spesso gli aspiranti genitori hanno superato la soglia dei settant’anni. Ma poco importa: nel paese maggiormente popolato del pianeta (la densità è di 385 abitanti per chilometro…

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Umoya una collettività assolutamente femminile in Kenya Anche se qualche uomo serve a scopri procreativi. Nel 1990 Rebecca Lolosoli giaceva in ospedale, reduce dalla brutale aggressione subita a opera di alcuni uomini contrari alla sua propaganda sul riconoscimento dei diritti civili. Era stato allora che aveva cominciato a fantasticare sull’ipotesi di creare una struttura esclusivamente femminile. Da quel sogno era sorta Umoya, piccola oasi di pace immersa nel territorio nord keniota dei Samburu, tribù patriarcale semi-nomade affine ai Masai. Inzialmente circoscritta a 15 vittime degli orrori perpetrati dai soldati di Londra durante l’epoca imperiale (il Kenya cessò di essere Colonia…

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