Autore: simonasforza

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Blogger, femminista e attivista politica. Pugliese trapiantata al nord. Equilibrista della vita. Felicemente mamma e moglie. Laureata in scienze politiche, con tesi in filosofia politica. La scrittura e le parole sono sempre state la sua passione: si occupa principalmente di questioni di genere, con particolare attenzione alle tematiche del lavoro, della salute e dei diritti.

Dopo averne parlato in questo articolo, abbiamo voluto approfondire l’argomento, entrando negli aspetti non solo giuridici ma altresì umani ed etici della legge in fieri sul cognome dei figli. Ci ha aiutato a capire meglio la materia il dialogo con Iole Natoli, giornalista pubblicista e blogger, autrice del primo testo in Italia sul Doppio Cognome (1979) e della prima causa civile (1980) per il cognome materno ai figli, che si è dimostrata disponibile a ripercorrere 46 anni di un’attività, mirata a incidere sulla realtà ancora sostanzialmente refrattaria al doppio cognome, cioè alla presenza del cognome di entrambi i genitori in…

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Aumentano le donne al potere eppure regrediscono i diritti delle donne. “Un paradosso solo per chi immagina che una donna al potere sia per ciò stesso una buona notizia per le donne. Se Giorgia Meloni proclama in piazza di essere “donna, madre e italiana”, e sviluppa nel trittico Dio, Patria e Famiglia il proprio impegno civile, beh siamo oltre una cattiva notizia. E mi fa specie che non si capisca subito.” così rispondeva Eva Cantarella in una intervista di dicembre 2024. Von der Leyen a Bruxelles, Meloni e Schlein a Roma, Le Pen a Parigi, Wagenknecht a Berlino per citarne…

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Da mesi i senatori e le senatrici stanno cercando un accordo per arrivare alla legge che normi finalmente quanto già esaminato dalla Consulta nel 2022 in tema di cognomi assegnati alla nascita e che ha dichiarato illegittima l’automatica eredità del cognome paterno. Ci sono ben 4 testi, tutti dell’opposizione, tra cui quello a firma di Simona Malpezzi, Valeria Valente e Cecilia D’Elia. Le audizioni si sono concluse. Si è in attesa della proposta del testo base unitario dalla relatrice. Ma i senatori sono bloccati su cosa fare in mancanza di accordo tra genitori. Dare ai figli solo il cognome della…

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Unite in sorellanza per sapersi riconoscere L’otto marzo non è una festa ma è tempo di bilanci e giornata di lotta utile per guardarsi attorno e tornare a riconoscere e riconoscersi tra donne. Un momento di gratitudine e non di divisione, come quella che osserviamo ultimamente. Eppure di motivi per stare strette e unite ce ne sarebbero. Ci sono pericolosi attacchi in tema di percorsi per l’affettività e la sessualità nelle scuole, ci sono grandi problemi mai risolti sul fronte occupazionale femminile, ci sono i temi della violenza maschile contro le donne e l’introduzione del reato di femminicidio, ci sono…

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Secondo calcoli recenti, hanno subito aggressioni online più di un terzo delle donne del pianeta. La cyberviolenza ha una forte declinazione di genere, secondo l’ONU si stima che il 95% degli abusi sia contro le donne. La violenza online si trasforma in un mezzo per zittire le donne e per sabotare le loro vite e le loro carriere. Risultato: le principali piattaforme sono state costrette a correre ai ripari. Si sono decise, per dirne una, ad adottare apposite linee guida per vietare minacce, molestie e discorso d’odio al loro interno. E hanno sottoscritto con la Commissione europea un Codice di…

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“Negli ultimi quarant’anni, da quando i governi hanno accettato che il capitalismo neoliberista elevasse la produzione di profitto a principio organizzatore della vita, la crisi della cura si è aggravata. La priorità accordata agli interessi del capitale finanziario e ai suoi flussi ha accompagnato lo smantellamento impietoso dei sistemi di welfare, così come delle istituzioni e dei processi democratici. Le logiche di mercato, come sappiamo, si sono tradotte in politiche di austerità che hanno ridotto al minimo gli strumenti che ci consentirebbero di contenere l’attuale pandemia, lasciando molti ospedali privi persino dei basilari dispositivi di protezione individuale necessari a medici e infermieri.…

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Lasciare i propri figli nei Paesi d’origine e vivere per anni nel dolore dell’assenza è il destino di molte braccianti rumene e bulgare impiegate, spesso in nero, nella raccolta della frutta e della verdura che arriva nei nostri supermercati. La stessa sofferenza vissuta da queste donne pesa sui loro figli, gli < orfani bianchi>, le migliaia di bambini che crescono lontani dalla propria madre, affidati alle cure di nonne o altri familiari. Le madri lontane di Stefania Prandi (con la bella postfazione di Chiara Cretella che esplora anche le dinamiche madre-figlio da Melanie Klein a John Bowlby) edizioni People, è il racconto coraggioso delle conseguenze…

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Alle origini della Resistenza: un’altra vita è possibile Meno evidente di quella maschile, in storie come queste affiora, quasi in filigrana, la genealogia delle madri. Lea, come Dilva, nell’ora decisiva sceglie la Resistenza perché ha imparato, sin da bambina, di meritare qualcosa di più e di meglio di ciò che vogliono farle credere la società, la chiesa, i datori di lavoro. Hanno assorbito dallo sguardo amorevole e combattivo delle proprie mamme la consapevolezza di essere brave, preziose, importanti. Sanno, perché gliel’hanno fatto sentire sulla pelle. Come una carezza al momento giusto, che un altro mondo e un’altra vita sono possibili, anche…

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