Durante questi anni di crisi economica ci siamo concentrati sulle ricadute occupazionali, sulla difesa dei posti di lavoro a qualunque costo. Forse questo impegno ha lasciato da parte il discorso del contrasto a fenomeni di discriminazioni nei luoghi di lavoro. La partecipazione al mercato del lavoro ci vede sempre in posizioni molto basse nelle classifiche internazionali. Ricordo che l’Italia è al 111° posto (del segmento economic participation and opportunity, siamo al 91° posto per labour force participation) su 145 paesi del Global gender gap report 2015 del WEF, con il 13% di disoccupazione femminile, 2 punti sopra quella maschile,…
Autore: simonasforza
Le donne sono tornate ad abortire clandestinamente, perché l’iter previsto dalla 194 è diventato un percorso ad ostacoli. Il 6 febbraio è entrato in vigore un decreto http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2016/1/22/16G00011/sg che depenalizza, tra gli altri, il reato di aborto clandestino (Art. 19, co. 2, della legge 194/1978). La donna che ricorre ad aborto clandestino viene punita con una sanzione amministrativa, anziché con una multa di rilievo penale. Peccato che l’ammontare della sanzione è stato innalzato e può raggiungere anche i 10.000 euro. Una scelta politica che di fatto colpisce le donne, senza indagare su cosa genera il ritorno agli aborti clandestini, senza…
Quando si parla di surrogacy stiamo parlando di persone, in primo luogo, di donne e di bambini. Sgomberiamo il campo da questioni di fede, non c’entrano. Sgomberiamo il campo dalle accuse di omofobia, perché siamo in un contesto prevalentemente etero. Quando si parla di surrogacy stiamo parlando di persone, in primo luogo, di donne e di bambini. Non commettiamo l’errore di mescolare temi su piani diversi, quali eutanasia, aborto, utero in affitto. Emma Bonino qui compie questa forzatura e non fa bene alla trasparenza del dibattito. Che cosa c’entra l’aborto con l’utero in affitto? Cosa c’entra l’eutanasia? Stiamo spianando la…
Fenomeni di sessualizzazione e auto-oggettivazione Mi piacerebbe che si riuscisse ad approfondire certi fenomeni, episodi che si affermano e dilagano sui social network. Ritengo che sia veramente triste se non riusciamo a scalfire la superficie, comprendendo cosa c’è a monte di certi comportamenti, di certe reificazioni a cui le donne sono sottoposte e a cui si sottopongono. Nulla accade per caso o è neutrale rispetto a qualcosa di pregresso, di sedimentato, di banalizzato, di rimosso. Ho già parlato di quanto siano sempre più precoci e diffusi i fenomeni di sessualizzazione e auto-oggettivazione, in donne, bambini, e anche per una porzione…
In giro per il mondo si inizia a considerare l’ipotesi di avviare e di sperimentare un reddito di base universale. da Nuvolette di pensieri Qualche giorno fa è uscito un bel pezzo sul NYT a firma di Judith Shulevitz, QUI, che mi ha portato a ragionare e a scrivere questo post. Certamente nel pezzo del NYT ci sono molti riferimenti alla realtà statunitense, ma buona parte delle considerazioni sono applicabilissime anche alla realtà italiana. Finlandia (QUI), Svizzera, Utrecht (QUI e QUI, QUI), insomma in giro per il mondo si inizia a considerare l’ipotesi di avviare e di sperimentare un reddito di base universale.…
È facile dare la colpa agli altri, ai non-nativi. Perché la società musulmana dovrebbe essere la ragione per cui degli uomini stranieri hanno aggredito le donne qui? da nuvolette di pensiero Qui di seguito la mia traduzione di un pezzo di Mira Sigel (QUI l’originale The farce of #Cologne) Un numero imprecisato di donne sono state violentate e derubate la notte di Capodanno a Colonia. Circa 150 vittime [7 gennaio 2015] hanno fatto denuncia alla polizia, alcune parlano di stupro. Secondo quanto riferito, gli autori erano di origine nord africana e araba. La gente sui social network si divide tra coloro che…
Il periodo compreso tra Natale e il 6 gennaio ha sempre rappresentato un periodo molto importante, delicato, colmo di aspettative per la nuova stagione, per la semina e il raccolto prossimi, da cui dipendeva la sopravvivenza per l’intero anno. Non parlerò della commedia di William Shakespeare, ma visto che ci avviciniamo al 6 gennaio, farò qualche considerazione zigzagando come sempre tra tradizione e realtà contemporanea. Tanto è stato scritto a riguardo: miti, leggende, tradizioni popolari innumerevoli si confondono ed è difficile orientarsi, ogni luogo, ogni cultura, ogni Paese ha forgiato un racconto per celebrare, accogliere e dare significato a…
Il 25 novembre e per tutto il mese di novembre si riaccendono i riflettori sulla violenza di genere. Poi al giro di mese si torna nelle catacombe. Allo stesso tempo c’è chi se ne occupa tutto l’anno, ma è un impegno invisibile, silenzioso. Ci vuole un piano di azione organico, ma sappiamo quanto sia complesso fare lavorare sinergicamente tutti gli operatori, i livelli di intervento (dalla gestione delle emergenze a quello culturale, più a lungo termine) sul lungo periodo, in maniera capillare sul territorio nazionale. In un articolo recente si parlava della legislazione spagnola come un esempio virtuoso di protezione…