In Piemonte, in particolare a Torino, la bealera indica un corso d’acqua, generalmente artificiale, regolarizzato dall’uomo e adoperato per l’irrigazione dei campi; per usi igienici della città (apporto d’acqua per la pulizia della stessa, per le fognature); per fornire forza motrice a mulini, segherie, fucine; per inondare i fossati delle fortificazioni
Autore: Stefi Pastori Gloss
il Castello di Lucento NON è un castello. Pochi torinesi lo conoscono per averlo visitato. Tutti le altre e gli altri magari ne hanno sentito parlare come antica residenza Savoia, facente parte della corona di gioielli da caccia incastonati ai piedi delle Alpi, nascosta tra fabbriche e anse della Dora. Che prima o poi avrebbero voluto visitare. Ma non l’hanno mai fatto perché per tanti anni è stato inaccessibile al pubblico.
Villa Sanquirico è una galleria d’arte già di per sé, dove Storia e storie si accavallano. Le stanze sono sgombre da mobilia, ma contengono memorie che dimorano lì come l’arcano Appeso dei Tarocchi marsigliesi. Parlano di chiacchiericcio nei salotti, di prelibati pranzi, di notti sensuali, di sferraglianti cucine, di studio “matto e disperatissimo”, di fastosi balli, di narcisismo nelle stanze da bagno, dove le installazioni accendono magie supplementari. È un piccolo incantesimo aggirarsi qui.
Casa Luzi è villa trasformata in museo da Andrea Luzi, figlio dell’architetto Elio Luzi. Nel verde della collina torinese, tra il 1961 e il 1965, Elio Luzi e Sergio Jaretti hanno costruito due ville sorelle. «Si tratta dei due più importanti architetti del Dopoguerra»
«Da grande farò l’astronauta.» Fin qui, nulla di strano. I figli degli anni Sessanta, assistendo agli allunaggi TV, hanno quasi tutti formulato questo desiderio. La cosa migliore che possa essere accaduta in quegli anni è che dal Sessantotto in poi, anche alle bambine era permesso pensare di fare l’astronauta da grande, non solo ai maschietti.
A Torino, uno dei primi club musicali d’Italia, il Tuxedo
Land art sui prati del Campus INRiM
Il paesaggio verde di un campus scientifico, attraverso un percorso di Land Art. Torino vocazione artistica e scientifica
Gloss raccoglie l’invito di Caterina a parlare della propria città d’elezione: Torino. Nel gruppo di lettura torinese, nel commentare “La donna della domenica” della Premiata Ditta F&L, le sue conoscenze le chiedono come in una città sobria e diffidente, Torino, sia potuta nascere un’industria di itifalli (simulacri di falli in erezione costruiti da un’impresa funebre di pietre tombali, scoperta proprio da Fruttero e Lucentini); del resto Torino offre numerosi parcheggi di coppie scambiste (sex parking). Rispondo loro che Torino è una città sottintesa. Non è affatto sobria e diffidente. Anzi. Torino sottintesa È pronta a captare il sotterraneo, il nascosto,…