Separarsi è una gran brutta bestia, dicono specie per i figli. Invece Bubo, sette anni, la vive bene, soprattutto quando sta con i nonni in montagna. I Milanesi, invece del Babbo Natale, hanno il Gesù Bambino a portare i doni, che Bubo ha appena finito di scartare con l luce negli occhi di chi è felice. Nel pacco lungo era incartato un paio di sci. “Stamattina li proviamo sul baby”, dice il nonno Lele. “Sì, tutto molto bello, ma ora fate colazione”, dice nonna Marisa. Sulla tavola della cucina fumano tre tazze di latte, al centro la scatola di latta…
Autore: Stefi Pastori Gloss
Tra lezioni di yoga e pioggia. Effetto mascara, la città si scioglie nello smog. Davanti all’ingresso del negozio di panettiere si abbatte. La porta automatica è scivolata ai miei lati, per farla accedere con agilità, ma le gambe sono bloccate. Ecco che arriva l’onda di panico. La paura di chiedere due etti di pane comune l’assale, strozza le parole in gola. Tossisce forte per espellere il panico. Le persone la soccorrono, lei crolla sul marciapiede. Un’ambulanza la porta in ospedale. E’ un copione che si ripete quasi ogni settimana. Al Pronto Soccorso la conoscono. Ah è QUELLA. Avverte il…
“Da grande farò l’astronauta.” Fin qui, nulla di strano. I figli degli anni ’60, assistendo agli allunaggi TV, hanno quasi tutti pensato questa frase. La cosa migliore che possa essere accaduta in quegli anni è che dal ’68 in poi, anche alle bambine era permesso pensare di fare l’astronauta da grande, non solo ai maschietti. A quella coi codini alla Pippi Calzelunghe sarebbe davvero piaciuto volare tra le stelle. Figlia di un PR dell’acciaieria più accreditata d’Italia e della segretaria di un Amministratore Delegato di una Multinazionale, non si capacitava di vedersi relegata dietro ad una scrivania o di…
Lei radeva regolarmente le ascelle, nella convinzione di apparire più attraente e più igienica. In una parola, più desiderabile. Nuotatrice assidua da sempre, da sempre si era condannata alla rasatura ascellare, inoltre era solita portare abiti scollati e sbracciati. Orripilava ordunque alla sola idea che qualcuno potesse anche solo scorgere un pelo inappropriato in quelle regioni. Amante dell’Arte e del Bello, frequentava un palazzo storico della sua città che intratteneva gli esteti con mostre gradite a livello internazionale. Fu qui che tra i vari incontri di condivisione incontrò un uomo intrigante, barbuto e villoso come non mai. Una sorta di…
La sua prima tinta bionda la fece nel 2001. O meglio, non era una vera e propria tinta, ma sulla sua base naturale, una sorta di castano scuro, spento, le fecero risplendere quelle che allora si chiamavano mèches. Poi colpi di sole. Poi shatush. Poi il grande boh. Con la piega liscia le davano un tocco di non so che. Con il suo mosso naturale, però, sembravano solo capellacci grigi. Dato il successo ottenuto al matrimonio del cugino, risolse di tenerseli lisci e mesciati. Purtroppo la ricrescita non perdona, quando tornò dal parrucco due mesi dopo per il ritocco, si…
Ormai la scienza medica considera l’asportazione di un carcinoma mammario di piccole dimensioni come il suo una operazione di semplice routine, ma non sempre finisce così. A gennaio 2015 le fu diagnosticato quello che la mentalità corrente definisce un “brutto male”, come se chiamandolo con il suo vero nome, si mancasse di rispetto o ci si spaventasse. Ma lei era una tipa che non sapeva mentire, nemmeno a se stessa. Preferiva il suo vero nome, che è carcinoma mammario. Sapeva che avrebbe dovuto accogliere la malattia, cui era preparata avendo avuto la nonna materna con lo stesso problema. Non ne…
Sul finire degli anni ’80, a ventun anni arrivò vergine al matrimonio, perché avrebbe voluto sposarsi in chiesa pura come prescrive la dottrina in cui credeva, quando le sue amiche a dodici o tredici anni avevano già perso in realtà la loro innocenza. Ma a lei non interessava essere presa in giro per i valori fondanti in cui aveva riposto fede. Già quei valori avevano vacillato sotto i colpi della rivoluzione sessuale, però il poter indossare lo stereotipato abito bianco che simboleggiasse la sua purezza era per lei un obiettivo imprescindibile. Anche il futuro marito era d’accordo, nonostante avesse…
A cinque anni fu iniziata dalla madre al pattinaggio artistico su giaccio, approcciando così quella passione che accompagnò autostima e muscoli su podi e medaglieri internazionali. Alta e slanciata più della media, aveva un’amica bassa e tarchiata che però si vantava che il vino buono stesse nelle botti piccole. La loro rivalità si esauriva nel confronto delle altezze, in realtà si amavano e stimavano vicendevolmente. Sulla pista del ghiaccio, una si esibiva vincendo gare su gare e l’altra la sosteneva dagli spalti. A scuola, l’altra eccelleva in matematica e l’una l’incoraggiava e la proteggeva dalle accuse di secchionaggine. Si dice…